11.7.18

Piccoli segnali. Vogliamo la scuola del cambiamento

Niente più curriculum e colloquio col dirigente
Ormai è fatta, via la chiamata diretta per i docenti dal prossimo anno scolastico. In attesa dello smantellamento totale del  bonus di merito, che ha creato solo divisioni e conflitti nelle scuole, intanto si da accesso ad esso anche ai precari. Il merito viene riconosciuto anche con la componente "esperienza", riconoscendo i famosi 3 anni di servizio come requisito minimo per l'assunzione. Il ministro Bussetti, con il confronto con i sindacati, dà il primo assalto alla “Buona Scuola” restituendo parità professionale tra precari e docenti di ruolo. 
Segnali positivi, per ora a vantaggio dei precari, che fanno ben sperare per lo smantellamento della 107. Sarebbe opportuno, però, eliminare il bonus di merito e i comitati di valutazione, facendo valere i principi del M5S che mettono in evidenza una forma di ricatto grave : "questo strumento non rappresenta affatto un meccanismo di valutazione del merito, ha invece il carattere di un vero e proprio sistema di controllo del docente, il quale sarà sottoposto al continuo ricattato dal dirigente, che potrà così stabilire se concedere o meno un aumento stipendiale”.
Molto ancora c'è da fare per riparare ai disagi provocati dalla "Buona Scuola", per ora si muovono solo i primi piccoli passi. C'è da smantellare un sistema gerarchico messo in piedi dai superpoteri dei dirigenti, circondatisi di staff di docenti più o meno ruffiani che rappresentano il braccio operativo dello spirito manageriale fatto di piani triennali che direzionano i finanziamenti a piacimento, molto spesso promuovendo attività di facciata a discapito della vera didattica. Il mercato dei corsi di formazione che si cela dietro la pseudo-obbligatorietà della formazione docente, rappresenta un aggravio dei compiti del docente che, il più delle volte, non ne riconosce affatto l'utilità. L'alternanza scuola-lavoro è un completo fallimento e va rivista radicalmente. Su molto altro ancora si può e si deve osare per far tornare a respirare aria pura alla scuola pubblica.




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