Le piattaforme si moltiplicano, i Dirigenti scelgono a loro discrezione, tra registri elettronici, google istituzionale, teams , aula 0.1, videolezioni jitsi, zoom, gotomeeting, settaggi e modalità che cambiano da scuola a scuola, il tempo di programmazione e restituzione del lavoro è da impazzire. Aggravio esorbitante per i docenti attivi su più scuole, costretti a districarsi sulle scelte di ogni istituto, l'una mai uguale all'altra. La contrattazione sul lavoro da svolgere era rimasta al cartaceo, e oltre alla disomogeneità degli strumenti digitali, il docente deve far fronte alla DDI che impone didattica di emergenza con strumenti digitali spesso personali o che non sono supportati dalle infrastrutture di connessione delle singole scuole. Una jungla, insomma, che pone in evidenza il fatto che le Dirigenze ragionano a compartimenti stagni con alto livello di pretenziosità. Noi liberi docenti, fedeli all'articolo 33, CHIEDIAMO :
UN' UNICA PIATTAFORMA DIGITALE MINISTERIALE! Unica per tutti, con regole chiare e strumenti efficienti!
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