14.2.20

Questione formazione dei docenti

Finora si è ritenuto docente chi, presa una laurea e, votandosi all'insegnamento, incomincia la trafila di corsi, concorsi e aggiornamenti nelle graduatorie, decide caparbiamente, a costo di lunghi e scomodi anni di precariato, trasmettendo così il sapere secondo l'idea nobile dell'importante compito formativo verso gli allievi. Ora bisogna formarsi in continuazione, nella filosofia del long life learnig  si incunea la legge 107 - la formazione del personale docente è obbligatoria, permanente e strutturale- non stabilisce però la modalità dell'impegno formativo che viene demandata alla decisione del collegio docenti delle singole istituzioni scolastiche. Stride di fatto la normativa contrattuale che prevede iniziative di formazione in orario di servizio, inoltre anche il Miur nella nota n. 25134 del 01/06/2017 ne smentisce l'obbligatorietà. La Ministra Azzolina annuncia l'intenzione di quantificare il monte ore per la formazione. Ancora non conosciamo i dettagli di questa novità ma confidiamo che la Ministra si immedesimi al meglio nelle condizioni dei docenti, visto che finalmente possiamo confidare nella sua esperienza "dal basso", NON CI ASPETTIAMO DI SICURO UN AGGRAVIO DELLE ORE DI LAVORO, e che vengano considerate  svariate ipotesi suggerite anche in sede di contrattazione come, periodi sabbatici formativi, iniziative in orario di servizio o addirittura corsi retribuiti. Ci auguriamo dunque che si ponderi al meglio fornendo efficaci e moderni strumenti professionali senza gravare ancora su una categoria già martoriata! 

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